Tanto gli esemplari distribuiti nel mondo della console tascabile giapponese. Ora si prepara ad arginare il pericolo Apple con il nuovo DSi, da aprile nei negozi italiani. L'abbiamo provato in anteprima
di JAIME D'ALESSANDRO
E' UFFICIALE: l'ultima console tascabile della Nintendo, il Ds, ha superato quota 100 milioni di pezzi. Da qualche parte nel mondo, forse a Parigi, Milano, magari New York o Tokyo, venerdì scorso è stato infatti consegnato il 100 milionesimo esemplare. Risultato notevole, considerando che si tratta di una macchina lanciata sul mercato poco più di quattro anni fa. L'obbiettivo adesso è superare la PlayStation 2, che con i suoi 138 milioni di pezzi è ancora la console più venduta al mondo, ponendo fine così al dominio della Sony nel settore dei videogame. Obbiettivo relativamente facile da raggiungere visto che il 3 aprile arriverà in Europa e poi negli Stati Uniti, il DSi.
Terza versione del Ds, che abbiamo avuto modo di provare in anteprima in questi giorni, è apparsa a Tokyo e dintorni a novembre ed è stata già venduta in quasi due milioni di pezzi. Segna una svolta ancora più decisa verso quella forma di interazione semplice e immediata, tanto cara anche ai ragazzi della Apple, divenuta chiave di volta delle strategie e dei successi Nintendo degli ultimi anni. Più sottile e con l'involucro in plastica ruvida, il DSi non ha più lo slot per le cartucce del vecchio Game Boy Advance ma una porta per schede di memoria sd. Entrambi gli schermi poi sono leggermente più ampi, la disposizione di alcuni tasti come quello dell'accensione è cambiata, ma soprattutto ci sono due fotocamere integrate. Una all'interno, fra i due display, e l'altra all'esterno.
Grazie agli scatti catturati con queste due webcam, è possibile divertirsi a manipolare immagini di ogni tipo e di scambiarle poi via wi-fi o sd card. Il DSi ha già istallato un software che permette di intervenire in diverse maniere aggiungendo effetti vari, modificando le espressioni delle persone, cambiando i colori. E' un semplice programma di ritocco fotografico introdotto, la prima volta che viene aperto, da una guida all'uso un po' pedante in puro stile Nintendo. Stesso discorso vale per i file audio registrati con il microfono incorporato, oppure importati attraverso una scheda di memoria. Anche se qui il programma per le modifiche è ancor più basilare e la lunghezza delle registrazioni parecchio limiata. L'idea in ogni caso è quella di permettere alle persone non solo di usare il DSi come un lettore musicale, ma anche di interagire e giocare on i suoni così come con le fotografie. I file ascoltabili però sono solo gli aac, sistema di compressione usato dalla Apple su iTunes per intenderci. Niente mp3 quindi.
Ma sono solo due delle tante applicazioni non legate ai videogame in senso stretto che sarà possibile usare. Non a caso, dopo aver acceso la console e averla configurata, la prima cosa che si nota è il menù a scorrimento orizzontale pieno di caselle da riempire di software. Il tutto grazie a DSi Shop, canale online dove acquistare giochi e programmi vari che sicuramente punteranno molto sull'uso a trecentosessanta gradi delle due fotocamere, oltre al microfono e al tousch screen già presenti nelle prime due versioni. Sorta di "appstore" che nel tempo potrebbe assomigliare sempre più ad iTunes. Del resto i videogame sono le applicazioni più scaricate per iPhone e iPod Touch, piattaforma che di fatto sta entrando in rotta di collisione con quella tascabile della Nintendo. E allora, avranno pensato a Kyoto, meglio correre ai ripari prima che sia troppo tardi.
Ultima nota a proposito del prezzo del DSi, che è al momento in via di definizione. In Giappone viene venduto a 18900 yen, grosso modo 200 euro. Ma si sa, noi europei in genere la tecnologia la dobbiamo pagare sempre di più degli altri. E poco c'entrano le fluttuazioni della moneta giapponese rispetto alla nostra o le tasse. La speranza però è che almeno la Nintendo non ripeta quanto fatto con il Wii. Console lanciata in Italia, inspiegabilmente, a 10 euro in più rispetto alla maggior parte degli altri Paesi europei.
Fonte: la Repubblica
Link Diretto: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/videogiochi-world/nintendo-100-milioni/nintendo-100-milioni.html
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