Boom anche in Italia del social network ma Poste italiane lo ritiene una distrazione
(ITnews) - Roma - Facebook allarga i suoi orizzonti. Approdato in ritardo nel Vecchio Continente rispetto al resto del mondo, il social network nato per ritrovare i propri compagni di scuola è diventato una mania. Più in particolare, secondo ComScore, Facebook a giugno ha raggiunto la cifra di 132.105.000 utenti (considerando anche gli account doppioni e varie eventualità del caso), superando Myspace, con i suoi 117.582.000.
Ad agosto Facebook in Italia ha registrato 1.369.000 utenti unici con un incremento annuo del 961%: la traduzione in italiano e l'incremento della possibilità di agire quasi in tempo reale con i propri amici sono evidentemente fattori importanti nel Bel Paese, che si è aggiudicata così il primato nella classifica mondiale per incremento di utenti (+135%). Inoltre negli ultimi mesi, sono molti gli Italiani che cominciano ad addentrarsi nel mondo di Facebook, utilizzandolo ad un livello più ''alto'': è facile imbattersi in pagine di Gruppi, Iniziative di ogni genere e applicazioni, partorite da menti dello Stivale e soprattutto non solo in Italiano, ma anche in diversi dialetti: Il contagio è profondo.
Mark Zuckerberg papà del ''FacciaLibro'', appoggia l'evoluzione della sua creatura e voci non ancora confermate, anche se autorevoli come il New York Times, lo dichiarano deciso ad aggiungere un servizio di distribuzione e streaming musicale integrato in Facebook. L'Italia imprenditoriale, che parafrasando Beppe Grillo è sempre in "leggera controtendenza" invece, corre ai ripari verso questi sistemi di Social Network e Messaging come Msn dichiarandoli fattori di distrazione per i lavoratori perché secondo alcune statistiche i dipendenti sacrificano tempo al lavoro per aggiornare il proprio profilo o sfidandosi ai vari quiz, giochi e applicazioni varie che Fb offre.
In barba al recente studio che invece dimostra che l'attività di un social network potrebbe potenziare il lavoro degli utenti, aumentando la loro concentrazione ed evitare break vari durante la giornata, pare che Poste Italiane per esempio è già corsa ai ripari, filtrando tutti gli indirizzi "pericolosi" sui computer dei propri dipendenti.
Fonte: ITnews
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