A poche ore dal lancio del nuovo sistema operativo Microsoft si scatena la ridda di voci: "Più leggero e veloce del predecessore". Ma molti non si fidano...
di RICCARDO BAGNATO
MANCANO poche ore al lancio del nuovo sistema operativo firmato Microsoft - anche se in versione test - eppure blogger e appassionati rimangono sul chi vive. Certo, non manca chi tira un sospiro di sollievo dopo aver letto quanto ha dichiarato a Las Vegas l'amministratore delegato della società, Steve Ballmer, che, in occasione dell'annuale Consumer Electronics Show (CES) ha promesso "semplicità, affidabilità e velocità" per il nuovo prodotto. Eppure c'è chi sospetta sia ancora ancora troppo vicina la delusione subita dopo l'ultimo nato di casa Microsoft: "Vista". Un sistema operativo, quest'ultimo, lanciato con tutti i crismi, rivoluzione nella rivoluzione, ma da subito al centro di numerose polemiche per la sua lentezza, e criticato da utenti e mercato quasi si trattasse di un promesso enfant prodige incapace, però, di superare il più semplice esame di terza media.
Grande stampa alla corte di Windows. Di tutt'altra opinione il mainstream, ovvero i giornali online più quotati. Una dopo l'altra, le grandi testate internazionali si sono infatti messe in fila per anticipare l'evento. Il New York Times con una lunga intervista al funambolico Steve Ballmer, che ieri ha per l'appunto annunciato l'imminente uscita del nuovo Windows 7 in versione beta. Il Wall Street Journal online vi dedica la copertina, e così fanno la rivista Wired, la versione online del Guardian britannico, i siti di riferimento ZDNet, Computer World e il network Cnet, mentre in Italia, solo per citarne uno - PC Professionale - è uscito con 6 pagine di prova del nuovo sistema operativo.
Fine di un'epoca? Un dispiegamento di tutto rispetto, dunque, nomi importanti in campo, a poche ore dalla chiusura di un altro classico appuntamento annuale, il MacWorld Expo, dedicato questa volta al mondo Mac, che si è svolto a San Francisco dal 5 al 9 gennaio. E dove, però, per la prima volta a presentare i nuovi prodotti (pochi) non è stato il numero uno Steve Jobs, assente giustificato.
Una vera e propria manna dal cielo per alcuni osservatori. Che hanno sottolineato un cambio della guardia, avvisato sulla fine di un'epoca caratterizzata dal tramonto di due mitiche figure - guru, Steve Jobs e Bill Gates, veri e propri convitati di pietra del CES e del MacWorld: il primo per motivi di salute - si vocifera - e il secondo a seguito del suo strannunciato abbandono alla guida di Microsoft. Non più il "genio" che ha rivoluzionato e salvato la Apple, e nemmeno il re mida del personal computer a guidare le due storiche corazzate del software, Apple e Microsoft, e ad incitare le folle, ma volti "nuovi" e nuove strategie per il prossimo ciclo di innovazioni che investirà il mercato del software dei prossimi anni, e che, secondo Steve Ballmer, avverrà sotto l'insegna di Windows 7. Per il momento, però, una cosa è chiara a tutti: obiettivo principale del nuovo sistema operativo non è Apple, ma far dimenticare al più presto l'insostenibile pesantezza di Vista.
Cautela sul Web. Se un'epoca finisce, tuttavia, gli utenti non sembrano sicuri che una nuova era stia per cominciare. Diversamente da quanto stanno facendo le grandi testate online, esperti e blogger, oltre a scambiarsi le prime impressioni, trucchi e indirizzi sul nuovo sistema operativo, non sembrano infatti in fremente attesa del nuovo arrivato. Curiosi sì, tanto da improvvisare blog dedicati al nuovo gioiello di casa Microsoft come 7windows.blogspot.com, ma non certo in trepidante attesa. Colpiscono poi i silenzi di blog attentissimi al settore come All Things Digital o Techcrunch. Qualcosa si dice su istartedsomething, quasi nulla su Slashdot, mentre Silicon Valley Insider ironizza sulle date del "vero" rilascio di Windows 7. Tutti in attesa di vederci chiaro. Di capire se le promesse saranno realtà. O se, come per Vista, non sarà necessario munirsi di molta pazienza.
Così, sono ancora una volta gli articoli dei giornali online più noti ad attrarre, fra i commenti, infinite discussioni di una e dell'altra parte: di chi non aspetta altro, e di chi, deluso a suo tempo da Vista, non vuole rischiare un ulteriore mal di pancia. Per tutti gli altri, ben prima del via libera al download, previsto per domani da parte di Microsoft della versione beta di Windows 7, c'è chi lo ha già distribuito sulle reti P2P e quindi reso disponibile al mondo intero come spiega il blog Vincechiosa. Altra cosa certa è che, considerata l'accoglienza di Vista a suo tempo e le successive peripezie che quel sistema operativo ha vissuto nel corso della sua breve e accidentata vita, quello di Windows 7 non potrà essere che un successo. Forse. Una tempistica "quasi" perfetta. Fin qui tutto normale. O quasi. Se non fosse che - parola di Robbie Bach, presidente del settore entertainment & devices di Microsoft - Windows 7 è "assolutamente nei tempi previsti" (diversamente dal predecessore "Vista") e che - sebbene nulla di ufficiale sia ancora trapelato - il nuovo prodotto dovrebbe essere pronto sugli scaffali dei negozi a fine 2009 o inizio 2010. Quasi a dire: Microsoft è vivo è lotta insieme a tutti i suoi utenti, ingiustamente "umiliati" negli ultimi anni dal successo dei prodotti Apple, e soprattutto dalle performance viceversa non proprio entusiasmanti del sistema operativo Vista. Successore, questo, del sempreverde e tanto amato Xp.
E sebbene la crisi economica sia ormai entrata dalle porte di Wall Street sfondandole, e si sia ormai ben piazzata nel salotto bene dell'economia americana, a Redmond l'ordine sembra essere quello di non perdere la speranza e di sorridere ai fotografi, perché l'avversario - Apple - ha abbassato la guardia ed è arrivato il momento di colpire: "L'economia sta attraversando una fase di ristrutturazione - ha confermato Bach - nel breve termine stiamo affrontando tutto quanto necessario per emergere da questa ristrutturazione come società molto più forte e con una grande offerta di prodotti". Da domani sapremo se è vero.
Fonte: la Repubblica
Link Diretto: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/microsoft-world/w7-attesa/w7-attesa.html
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