Parte il 2 febbraio il primo operatore con licenza nazionale altre sono già in campo. Per soddisfare chi non ha banda larga. In ballo c'è una piccola fetta della popolazione italiana colpita dal digital-divide. Ed è subito battaglia dei prezzi
di ALESSANDRO LONGO
DAL 2 FEBBRAIO scende in campo il peso massimo del WiMax, tecnologia banda larga senza fili dalle molte promesse: l'operatore Aria (ex Ariadsl), con offerte a partire da 15 euro al mese, quindi molto aggressive. "Adesso il canone è ancora più economico: 10 euro al mese, in promozione per i primi tre mesi, ma credo che lo lasceremo così definitivamente", dice a Repubblica.it Mario Citelli, amministratore delegato di Aria.
Il suo arrivo è una svolta, nel panorama WiMax, perché è il solo operatore a essersi aggiudicato licenze per una copertura nazionale. Comincia dalla terra natia dell'Umbria, però, su 21 comuni. "Siamo un po' in ritardo sulla copertura, ma nemmeno troppo- dice Citelli. Già a febbraio copriremo qualche comune anche in Puglia, Toscana, Lombardia e Veneto. Dipende da quanto presto riusciremo a ottenere i permessi, per le antenne, dalle amministrazioni comunali".
A vedere le offerte, il WiMax si conferma una tecnologia dal doppio volto. Non solo serve contro il digital divide, per gli utenti non raggiunti dall'Adsl; ma è anche un'avversaria di quest'ultima e può essere una scelta interessante soprattutto per chi vuole abbandonare la linea telefonica tradizionale di Telecom Italia. E fare tutto, banda larga e telefonate, attraverso il wireless. L'offerta a 15 (o 10) euro al mese è più economica dell'Adsl di livello base, ma è più lenta (4 Megabit contro 7 Megabit al secondo). C'è poi un'offerta a 7 Megabit e a 20 euro al mese, per le famiglie, e una per le aziende (a 30 euro al mese), con banda garantita.
Per telefonare si può usare il servizio VoIP di una qualsiasi azienda (anche Skype). Da aprile, Aria avrà una propria offerta VoIP inclusa nel canone. Questa possibilità c'è già nel listino di Linkem, il primo operatore a lanciare il WiMax: "Per ora siamo a Brescia e a Bari, su una quarantina di comuni, e abbiamo circa mille utenti. Tra 15 giorni partiremo a Crotone, a fine febbraio in provincia di Latina, poi a Bergamo e a Verona", anticipa a Repubblica.it Davide Rota, amministratore delegato di Linkem. Le offerte partono da 20 euro al mese.
Idem per Freemax, altro operatore WiMax già partito, in Toscana, a Livorno, Pistoia, Camaiore, Piombino e Massarosa. Le offerte vanno da 19,89 euro al mese in su. Chiude il cerchio, di quelli che sono già partiti, Comeser, in provincia di Parma. Utilizza la rete di Retelit. Altre offerte fioccheranno nel corso dell'anno. Al varco c'è anche Telecom Italia, che da marzo userà il WiMax laddove non riesce a portare l'Adsl.
Questa rivoluzione annunciata sta procedendo quindi a passi più lenti del previsto: i comuni vengono coperti con il contagocce. Gli operatori devono fare i conti con i permessi delle amministrazioni comunali e con le aspettative di ritorno economico: non possono mettere antenne laddove sono pochi gli utenti interessati. Il punto è che gli spazi di mercato sono limitati: ormai solo il 2 per cento circa della popolazione non è coperto da Adsl e lo scontro è anche con altre tecnologie banda larga, come quella su rete mobile o l'Hiperlan (connessioni dette "pre-WiMax"), che ora hanno una copertura estesa su migliaia di comuni, con operatori come Ngi, Aemcom, la stessa Linkem, Multilink e altri. Ecco perché gli operatori WiMax hanno scelto la carta della banda low cost, per gareggiare in quest'arena affollata. Adesso la sfida sarà soddisfare le attese degli investitori.
Fonte: laRepubblica
Linl Diretto: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/wifi-world/parte-wimax/parte-wimax.html
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